Olio secondo la scienza: perché l’olio EVO fa bene al nostro corpo
I nostri articoli
scritto da Pugliese il 18-01-2024 19:56
In tanti ci chiediamo come abbia fatto l’olio extra vergine di oliva a diventare così rinomato e conosciuto in tutto il mondo. Abbiamo deciso di compiere una ricerca, e siamo rimasti sorpresi dagli innumerevoli effetti positivi che questo prezioso alimento ha sul nostro corpo. Scopriamoli insieme!
Lo straordinario ruolo protettivo dell’olio extra vergine di oliva sulla nostra salute
La scienza non ha dubbi: l’olio extra vergine di oliva ha effetti benefici strabilianti sulla nostra salute.
Lo dimostrano innumerevoli studi e ricerche, che, in ultima battuta, hanno portato un colosso come la “Food and Drug Administration” (l’ente governativo americano preposto alla regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) a definire l’olio EVO l’equipollente di un farmaco. L’olio extra vergine di oliva è stato il primo alimento a guadagnarsi l’appellativo di “nutraceutico”, termine che nasce dalla fusione fra le parole “nutrizione” e “farmaceutica”, conferito a quegli alimenti che svolgono ruoli preventivi e terapeutici scientificamente dimostrati.
Per capire come tutto questo sia possibile, dobbiamo immaginarci piccoli scienziati seduti di fronte ad un microscopio, intenti ad osservare da vicino le nostre cellule. Come noto, all’interno del loro nucleo è conservata una straordinaria molecola, in grado di definire chi siamo in tutto e per tutto: il DNA.
Il legame fra cibo e salute si è rivelato talmente indissolubile da portare alla recente affermazione di una nuova branca della medicina: la nutrigenomica. È stato dimostrato che alcune componenti degli alimenti che introduciamo con la dieta sono in grado di instaurare interazioni con il DNA che sono determinanti per la nostra salute. Questa “comunicazione” fra cibo e genoma può rappresentare in taluni casi un fattore protettivo; in altri, al contrario, può esporci allo sviluppo di patologie.
La dieta mediterranea
Fulcro di numerosi studi scientifici in questo campo è stata la celebre dieta mediterranea, di cui l’olio extra vergine di oliva costituisce l’elemento fondante. È strabiliante il numero di prove che si sono stratificate negli anni a dimostrazione di quanto la dieta mediterranea sia protettiva nei confronti di un’estesissima gamma di malattie. Particolari evidenze sono state poste nella prevenzione di patologie cardiocircolatorie, metaboliche, oncologiche e neurodegenerative. La dieta mediterranea si è confermata valida in così tante ricerche da meritare il riconoscimento di bene protetto dall’Unesco e l’inserimento nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità.
Il nostro DNA
Torniamo ora ad indossare le vesti di piccoli scienziati.
Nel nostro genoma, che racchiude infinite potenzialità, è scritta anche la predisposizione che ognuno di noi ha a sviluppare determinate malattie. Il continuo processo di duplicazione cui sono sottoposte le nostre cellule, finalizzato all’accrescimento dei tessuti e alla sostituzione delle cellule invecchiate, è imperfetto e suscettibile di errore. L’accumularsi di errori può condurre nel tempo allo stabilizzarsi di specifiche mutazioni, che possono causare disregolazione del processo di replicazione delle cellule, aprendo le porte all’insorgenza di tumori.
Olio EVO e tumorigenesi
I più autorevoli studi scientifici pubblicati sull’argomento, come la ricerca condotta dalla European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition, e un’analisi sistematica eseguita su una platea di circa quindicimila individui, hanno ampiamente dimostrato che coloro che consumano ogni giorno olio extra vergine di oliva in quantità significativa (due-tre cucchiai al giorno), presentano un rischio minore di sviluppare tumori (soprattutto della mammella, dell’apparato digerente e della pelle) e una maggiore aspettativa di vita. Questo è possibile poiché alcune componenti presenti nell’olio EVO hanno la capacità di interagire con il DNA e influenzarne l’espressione genica. Questo meccanismo, definito epigenetico, può interferire con i processi molecolari spesso alterati nei tumori, quali la proliferazione cellulare e la morte programmata.
Una ricerca spagnola del 2016 condotta su donne fra i 40 e i 60 anni ha confermato che l’assunzione quotidiana di olio EVO riduce il rischio di cancro al seno, neoplasia che affligge ancora oggi un numero considerevole di donne.
A proposito del nostro “secondo cervello”
Negli ultimi anni è stato messo in evidenza il ruolo cruciale dell’intestino nel mantenimento della salute globale, tanto da conferirgli l’epiteto di “secondo cervello”. È stata individuata nella sua disregolazione la causa di insorgenza di numerosissime patologie, sia locali che sistemiche. È dimostrato che un’alimentazione non equilibrata (ad esempio basata sull’utilizzo di grassi saturi animali come quelli contenuti nel burro e nello strutto, a discapito della scelta di grassi insaturi vegetali, come quelli presenti nell’olio EVO) porti nel tempo ad una significativa alterazione del microbiota intestinale (la nota flora batterica), che svolge un importantissimo ruolo di barriera protettiva. Questa alterazione, se protratta, può portare all’insorgenza di uno stato infiammatorio cronico, che è alla base di patologie intestinali importanti, come la retto-colite ulcerosa e il morbo di Crohn. Una condizione di infiammazione prolungata può condurre, nel lungo periodo, allo sviluppo di neoplasie intestinali, come il cancro del colon-retto, uno dei tumori maligni più diffusi in assoluto.
È all’interno dell’apparato gastrointestinale che l’olio EVO compie uno dei suoi maggiori prodigi. La presenza al suo interno di componenti dalle spiccate proprietà antinfiammatorie e il rapporto ottimale tra acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6, conferiscono protezione alla mucosa intestinale, favoriscono un adeguato assorbimento di liquidi e nutrienti e regolarizzano la peristalsi. A livello gastrico, l’assunzione quotidiana di olio EVO permette un’importante azione protettiva, intervenendo nel controllo della secrezione di acido cloridrico, la cui produzione in eccesso può essere causa di dolorose ulcere, di fastidioso reflusso gastro-esofageo, e, se protratta nel tempo, talvolta anche di trasformazione neoplastica.
È stato visto che, se sostituissimo con i grassi insaturi, di cui l’olio extra vergine di oliva è ricchissimo, appena il 5% delle calorie introdotte attraverso i grassi saturi, potremmo rilevare una riduzione del rischio di carcinoma pari al 33%.
Un gruppo di ricercatori dell’università Aldo Moro di Bari ha dimostrato che la singola assunzione al mattino a digiuno di 50 ml di olio extra vergine di oliva Coratina (cultivar scelta per l’olio Memento) da parte di soggetti sani, promuove l’espressione di microRNA ad azione antitumorale e antinfiammatoria.
Olio EVO che “scalda” il cuore
Un altro incredibile ruolo protettivo svolto dall’olio EVO riguarda la prevenzione dall’insorgenza di malattie cardiovascolari, che, se non monitorate attentamente, possono sfociare in ictus e infarti, prima causa di decesso nel mondo occidentale. L’olio EVO è capace di intervenire sul controllo della pressione arteriosa nei pazienti ipertesi, di “sciogliere” il grasso viscerale (uno dei maggiori fattori di rischio di patologia cardiovascolare) e di migliorare il profilo lipidico del sangue. Alcune sue componenti sono in grado di abbassare i livelli ematici di trigliceridi e di colesterolo LDL (causa di formazione di placche aterosclerotiche che possono ostruire le arterie), a favore del colesterolo HDL, protettivo per cuore e vasi.
Mettiamo “la testa a posto” consumando olio EVO
È incredibile quanto la presenza quotidiana nella nostra dieta di olio EVO sia capace di incidere contemporaneamente in modo determinante su molteplici sistemi e apparati.
Sorprendenti studi pubblicati di recente hanno dimostrato il suo ruolo chiave nella protezione dei neuroni da senescenza e processi degenerativi. La peculiare composizione in polifenoli, acidi grassi insaturi e vitamina E, conferiscono all’olio EVO la capacità di contribuire alla prevenzione di malattie neurodegenerative fortemente invalidanti, quali Alzheimer e Parkinson. Tali sostanze sono potenti antiossidanti naturali, in grado di contrastare lo stress ossidativo e ridurre la formazione delle specie reattive dell’ossigeno, alla base della degenerazione cellulare.
I benefici dell’olio EVO non finiscono qui
L’olio extra vergine di oliva è un prezioso alleato anche contro l’insorgenza di patologie metaboliche importanti come il diabete, in quanto opera un contenimento dei picchi glicemici post-prandiali e riduce la comparsa di resistenza all’insulina, fattore predisponente alla patologia diabetica.
L’azione benefica dell’olio EVO si riflette anche a livello di apparato osteo-articolare, in quanto la sua assunzione quotidiana stimola la produzione di osteoblasti (le cellule responsabili della formazione di nuovo tessuto osseo), facilita l’assorbimento di calcio nella matrice e il mantenimento di una buona densità ossea, con ruolo protettivo nei confronti dell’osteoporosi.
L’olio extra vergine di oliva ci aiuta inoltre a mantenerci in forma, in quanto, se utilizzato come condimento dei nostri piatti, aumenta e prolunga il senso di sazietà.
"Fa che il cibo sia la tua medicina, e che la medicina sia il tuo cibo"
Ippocrate – 450 a.C.
Lo straordinario ruolo protettivo dell’olio extra vergine di oliva sulla nostra salute
La scienza non ha dubbi: l’olio extra vergine di oliva ha effetti benefici strabilianti sulla nostra salute.
Lo dimostrano innumerevoli studi e ricerche, che, in ultima battuta, hanno portato un colosso come la “Food and Drug Administration” (l’ente governativo americano preposto alla regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) a definire l’olio EVO l’equipollente di un farmaco. L’olio extra vergine di oliva è stato il primo alimento a guadagnarsi l’appellativo di “nutraceutico”, termine che nasce dalla fusione fra le parole “nutrizione” e “farmaceutica”, conferito a quegli alimenti che svolgono ruoli preventivi e terapeutici scientificamente dimostrati.
Per capire come tutto questo sia possibile, dobbiamo immaginarci piccoli scienziati seduti di fronte ad un microscopio, intenti ad osservare da vicino le nostre cellule. Come noto, all’interno del loro nucleo è conservata una straordinaria molecola, in grado di definire chi siamo in tutto e per tutto: il DNA.
Il legame fra cibo e salute si è rivelato talmente indissolubile da portare alla recente affermazione di una nuova branca della medicina: la nutrigenomica. È stato dimostrato che alcune componenti degli alimenti che introduciamo con la dieta sono in grado di instaurare interazioni con il DNA che sono determinanti per la nostra salute. Questa “comunicazione” fra cibo e genoma può rappresentare in taluni casi un fattore protettivo; in altri, al contrario, può esporci allo sviluppo di patologie.
La dieta mediterranea
Fulcro di numerosi studi scientifici in questo campo è stata la celebre dieta mediterranea, di cui l’olio extra vergine di oliva costituisce l’elemento fondante. È strabiliante il numero di prove che si sono stratificate negli anni a dimostrazione di quanto la dieta mediterranea sia protettiva nei confronti di un’estesissima gamma di malattie. Particolari evidenze sono state poste nella prevenzione di patologie cardiocircolatorie, metaboliche, oncologiche e neurodegenerative. La dieta mediterranea si è confermata valida in così tante ricerche da meritare il riconoscimento di bene protetto dall’Unesco e l’inserimento nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità.
Il nostro DNA
Torniamo ora ad indossare le vesti di piccoli scienziati.
Nel nostro genoma, che racchiude infinite potenzialità, è scritta anche la predisposizione che ognuno di noi ha a sviluppare determinate malattie. Il continuo processo di duplicazione cui sono sottoposte le nostre cellule, finalizzato all’accrescimento dei tessuti e alla sostituzione delle cellule invecchiate, è imperfetto e suscettibile di errore. L’accumularsi di errori può condurre nel tempo allo stabilizzarsi di specifiche mutazioni, che possono causare disregolazione del processo di replicazione delle cellule, aprendo le porte all’insorgenza di tumori.
Olio EVO e tumorigenesi
I più autorevoli studi scientifici pubblicati sull’argomento, come la ricerca condotta dalla European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition, e un’analisi sistematica eseguita su una platea di circa quindicimila individui, hanno ampiamente dimostrato che coloro che consumano ogni giorno olio extra vergine di oliva in quantità significativa (due-tre cucchiai al giorno), presentano un rischio minore di sviluppare tumori (soprattutto della mammella, dell’apparato digerente e della pelle) e una maggiore aspettativa di vita. Questo è possibile poiché alcune componenti presenti nell’olio EVO hanno la capacità di interagire con il DNA e influenzarne l’espressione genica. Questo meccanismo, definito epigenetico, può interferire con i processi molecolari spesso alterati nei tumori, quali la proliferazione cellulare e la morte programmata.
Una ricerca spagnola del 2016 condotta su donne fra i 40 e i 60 anni ha confermato che l’assunzione quotidiana di olio EVO riduce il rischio di cancro al seno, neoplasia che affligge ancora oggi un numero considerevole di donne.
A proposito del nostro “secondo cervello”
Negli ultimi anni è stato messo in evidenza il ruolo cruciale dell’intestino nel mantenimento della salute globale, tanto da conferirgli l’epiteto di “secondo cervello”. È stata individuata nella sua disregolazione la causa di insorgenza di numerosissime patologie, sia locali che sistemiche. È dimostrato che un’alimentazione non equilibrata (ad esempio basata sull’utilizzo di grassi saturi animali come quelli contenuti nel burro e nello strutto, a discapito della scelta di grassi insaturi vegetali, come quelli presenti nell’olio EVO) porti nel tempo ad una significativa alterazione del microbiota intestinale (la nota flora batterica), che svolge un importantissimo ruolo di barriera protettiva. Questa alterazione, se protratta, può portare all’insorgenza di uno stato infiammatorio cronico, che è alla base di patologie intestinali importanti, come la retto-colite ulcerosa e il morbo di Crohn. Una condizione di infiammazione prolungata può condurre, nel lungo periodo, allo sviluppo di neoplasie intestinali, come il cancro del colon-retto, uno dei tumori maligni più diffusi in assoluto.
È all’interno dell’apparato gastrointestinale che l’olio EVO compie uno dei suoi maggiori prodigi. La presenza al suo interno di componenti dalle spiccate proprietà antinfiammatorie e il rapporto ottimale tra acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6, conferiscono protezione alla mucosa intestinale, favoriscono un adeguato assorbimento di liquidi e nutrienti e regolarizzano la peristalsi. A livello gastrico, l’assunzione quotidiana di olio EVO permette un’importante azione protettiva, intervenendo nel controllo della secrezione di acido cloridrico, la cui produzione in eccesso può essere causa di dolorose ulcere, di fastidioso reflusso gastro-esofageo, e, se protratta nel tempo, talvolta anche di trasformazione neoplastica.
È stato visto che, se sostituissimo con i grassi insaturi, di cui l’olio extra vergine di oliva è ricchissimo, appena il 5% delle calorie introdotte attraverso i grassi saturi, potremmo rilevare una riduzione del rischio di carcinoma pari al 33%.
Un gruppo di ricercatori dell’università Aldo Moro di Bari ha dimostrato che la singola assunzione al mattino a digiuno di 50 ml di olio extra vergine di oliva Coratina (cultivar scelta per l’olio Memento) da parte di soggetti sani, promuove l’espressione di microRNA ad azione antitumorale e antinfiammatoria.
Olio EVO che “scalda” il cuore
Un altro incredibile ruolo protettivo svolto dall’olio EVO riguarda la prevenzione dall’insorgenza di malattie cardiovascolari, che, se non monitorate attentamente, possono sfociare in ictus e infarti, prima causa di decesso nel mondo occidentale. L’olio EVO è capace di intervenire sul controllo della pressione arteriosa nei pazienti ipertesi, di “sciogliere” il grasso viscerale (uno dei maggiori fattori di rischio di patologia cardiovascolare) e di migliorare il profilo lipidico del sangue. Alcune sue componenti sono in grado di abbassare i livelli ematici di trigliceridi e di colesterolo LDL (causa di formazione di placche aterosclerotiche che possono ostruire le arterie), a favore del colesterolo HDL, protettivo per cuore e vasi.
Mettiamo “la testa a posto” consumando olio EVO
È incredibile quanto la presenza quotidiana nella nostra dieta di olio EVO sia capace di incidere contemporaneamente in modo determinante su molteplici sistemi e apparati.
Sorprendenti studi pubblicati di recente hanno dimostrato il suo ruolo chiave nella protezione dei neuroni da senescenza e processi degenerativi. La peculiare composizione in polifenoli, acidi grassi insaturi e vitamina E, conferiscono all’olio EVO la capacità di contribuire alla prevenzione di malattie neurodegenerative fortemente invalidanti, quali Alzheimer e Parkinson. Tali sostanze sono potenti antiossidanti naturali, in grado di contrastare lo stress ossidativo e ridurre la formazione delle specie reattive dell’ossigeno, alla base della degenerazione cellulare.
I benefici dell’olio EVO non finiscono qui
L’olio extra vergine di oliva è un prezioso alleato anche contro l’insorgenza di patologie metaboliche importanti come il diabete, in quanto opera un contenimento dei picchi glicemici post-prandiali e riduce la comparsa di resistenza all’insulina, fattore predisponente alla patologia diabetica.
L’azione benefica dell’olio EVO si riflette anche a livello di apparato osteo-articolare, in quanto la sua assunzione quotidiana stimola la produzione di osteoblasti (le cellule responsabili della formazione di nuovo tessuto osseo), facilita l’assorbimento di calcio nella matrice e il mantenimento di una buona densità ossea, con ruolo protettivo nei confronti dell’osteoporosi.
L’olio extra vergine di oliva ci aiuta inoltre a mantenerci in forma, in quanto, se utilizzato come condimento dei nostri piatti, aumenta e prolunga il senso di sazietà.
"Fa che il cibo sia la tua medicina, e che la medicina sia il tuo cibo"
Ippocrate – 450 a.C.